Potrebbe sembrare strano parlare di innovazione all’interno di un’RSA. Eppure sono tanti gli aiuti tecnologici che rendono più semplice la vita di ASA ed infermieri e, di conseguenza, regalano comfort e sicurezza agli ospiti.
Dopo diversi investimenti in tal senso, Fondazione avvia oggi il progetto più ambizioso, con l’introduzione del sistema Farmaco Sicuro, che unisce un armadio farmaci robotizzato, di Ladurner Hospitalia, ai software di Zucchetti, software house leader in Italia.
L’Armadio è un robot in grado di ricevere l’input dalle prescrizioni presenti nelle cartelle cliniche elettroniche dei pazienti e restituire in blister sigillati la terapia di ogni singolo ospite della struttura. L’innovazione risiede principalmente in due elementi:
- L’errore umano nella preparazione delle terapie (secondo la letteratura medica, sostanzialmente impossibile da azzerare) viene cancellato dalla precisione del software, a cui è sempre possibile affiancare anche un ulteriore controllo umano.
- La velocità nella preparazione delle terapie non è comparabile con quanto fatto fino ad ora; l’armadio blistera in 10 minuti le terapie giornaliere di 220 ospiti. Un’operazione che impiegherebbe farmacisti ed infermieri per molte ore.
Attualmente la macchina è in funzione in 4 reparti sui 12 di Ospedale della Carità, poiché ancora in una prima fase di collaudo conclusasi proprio a metà giugno. Presto in funzione per tutta la struttura, permetterà di far risparmiare tempo agli operatori e fornire terapie con una significativa riduzione del rischio di errore. Inoltre, gli operatori somministreranno agli utenti le terapie personalizzate verificando con un palmare la corrispondenza tra ospite-terapia e prescrizione, aumentando così la sicurezza del paziente e tracciando le operazioni.
L’opinione della Direttrice Sanitaria sull’Armadio Farmaceutico
Abbiamo parlato con la Dott.ssa Alessandra Marrè, Direttrice Sanitaria di Ospedale della Carità.
Dott.ssa, quali sono i vantaggi dell’implementazione del sistema Farmaco Sicuro?
“Sicuramente la maggiore sicurezza nella somministrazione delle terapie. La letteratura medica dimostra come il personale non possa mai giungere ad un punto di “errore zero”, perché sono spesso interrotti durante la preparazione della terapia. Il sistema Farmaco sicuro risolve questo problema e soprattutto libera il personale da un’incombenza lunga e meccanica, lasciando loro il tempo di fare ciò che è più importante e per i quale sono qualificati, ovvero prendersi cura degli ospiti, avere più tempo per pazienti e famiglie dei degenti“.
Quali invece i limiti?
“La preparazione del robot, unita al controllo umano, ci dà al 100% la sicurezza di erogare una terapia corretta. Parliamo però solo delle terapie quotidiane, non di quelle estemporanee come gli antibiotici. Tuttavia, trattandosi di casi una tantum, siamo di fronte ad un aiuto di grande portata che alleggerirà e riqualificherà di molto il lavoro di infermieri e farmacisti”.
Il software Zucchetti e le potenzialità dell’Armadio farmaceutico
“L’Amadio del Farmaco può andare a costituire un nuovo standard di sicurezza e l’efficienza per il settore” ha dichiarato Claudio Gianesin, Project Manager Zucchetti. “Ricordiamoci che quella degli infermieri è una categoria che soffre la mancanza di personale al momento. Riuscire a liberare questi professionisti da un lavoro meccanico e scarsamente specializzato li rende pienamente operativi nei settori in cui servono”.
Ospedale della Carità è inoltre uno dei primi presidi sul territorio ad installare l’Armadio, e come sottolinea Gioia Sperandio, Product Specialist Zucchetti, “Abbiamo poco più di una ventina di armadi installati in tutto il territorio nazionale. Dopo una prima lenta sperimentazione negli ultimi anni sono sempre di più le strutture che stanno sfruttando questa tecnologia, poiché i vantaggi sono davvero visibili sin dalle primissime fasi. Qui a Fondazione, quando il processo sarà applicato a tutti e 12 i reparti, la cosa sarà ancora più evidente”.
La parola al Direttore Generale Emilio Tanzi
“Dopo il Covid, con il settore reduce da una sfida di proporzioni enormi, sempre più realtà stanno investendo nell’ambito tecnologico” racconta il DG Tanzi, “e già dei passi avanti sono stati fatti; pensiamo alla telemedicina e le app a supporto dell’assistenza a domicilio, l’introduzione della cartella clinica digitalizzata o i più consolidati sollevatori per gli ospiti allettati. Tuttavia, è importante non trasformare tutto questo in una gara all’ultima tecnologia, ignorando il fattore umano. Realtà come la nostra si basano ancora tantissimo sul rapporto vis-a-vis, e la tecnologia va introdotta accompagnando il personale, le famiglie e gli ospiti verso il cambiamento. È la qualità della vita degli ospiti e il lavoro degli operatori che deve migliorare, non la semplice dotazione di hardware e software all’avanguardia. Con le nostre scelte stiamo andando proprio in quella direzione e l’Armadio Farmaceutico è solo un tassello del percorso“.